Non scriverlo a Lui Che uomini e donne siano differenti è realtà assodata ma chi l’ha detto che non si debba riuscire a comunicare? Certo ci sono delle regole non scritte, ma assolutamente valide, che sarebbe meglio che una donna seguisse quando vuole scrivere al proprio Lui. Less is better: evitate frasi fiume. Nove volte su dieci lui non arriva alla seconda riga e la spunta blu sul messaggio non è attrezzata per dirvi a che punto ha smesso di leggere. Cos’hai? Sei strano: se era di cattivo umore un minuto fa non andrà molto meglio appena scese dalla macchina. Aspettate il giorno dopo per dare il via alle indagini. No Alcool: se avete bevuto uno o più drink e magari state facendo baldoria con le amiche trattenete la vostra necessità di comunicargli qualcosa. L’errore imbarazzante è in agguato. Dichiarazione: trattenetevi dal dirgli per SMS che non potete più stare senza di lui, potete sempre farlo di persona e magari almeno 24 ore dopo la prima uscita. Io, tu, noi: evitate di fare un uso massivo del noi, soffoca ogni essere umano che voglia mantenere una parvenza di autonomia in una relazione appena iniziata. 24 ore: se il messaggio che avete in mente è da “dopo-rottura”… rinviate. Fate passare 24 ore e rileggetelo: se non vi sembra patetico neanche il giorno dopo allora potete inviare. Ansia da prestazione: frasi come “è stato bellissimo” da un lato aumentano l’ego del partner dall’altro lo sommergono di aspettative per… la prossima volta. Capelli da serie TV Fin da piccoli abbiamo giocato ad essere come i protagonisti dei cartoni animati o dei film e il gioco consisteva nel ripetere i loro gesti, imitarli nell’abbigliamento o negli accessori. Perché rinunciare da grandi a questo divertimento? Sono tanti gli stilisti, di moda o dell’hairstyle, che si lasciano ispirare dalle serie TV “cult” del momento, ed ecco che le passerelle delle loro sfilate si popolano dei personaggi che abbiamo amato e seguito sul piccolo schermo. Parliamo di capelli: “Dark Knights” di Alejandro Azurmendi si ispira alle atmosfere noir di “Game of Thrones”. Dissacrante, polemica e sovversiva, la collezione “Fantastica” di Arthica ribalta i cliché delle principesse delle favole. Sempre cupo e onirico anche il look elfico di Jose A. Chamborro, che guarda a Tolkien per la sua “Elbereth”. E voi, chi volete essere oggi? Mille baci e ancora cento “Da mi basia mille, deinde centum”: dammi mille baci, poi ancora cento… scrive Catullo alla sua amata/odiata Lesbia e proprio del loro amore bruciante parla il libro di Lorenza Sciolla (edito da Mondadori). Lesbia, donna sposata e di nobile famiglia, è una figura che ha fatto molto parlare di sé, divisa tra la sua libertà e la cattiva reputazione dalla quale fu ricoperta dal suo amante, nei momenti di crisi del loro rapporto. Sono i sensi a guidare Lesbia attraverso un viaggio erotico ed emotivo, di sincera scoperta del corpo e della relazione con l’altro. L’autrice dipinge scene vivide di passione che richiamano l’Arte di Amare di Ovidio dalle quali emerge una donna sensuale, finalmente libera dal borbottìo pettegolo di sottofondo della società e dall’invettiva del maschio offeso e rifiutato. È un romanzo tremendamente moderno, che libera la donna e l’eros da pregiudizi e ricatti morali. Rimane solo un’ombra ed è quella dell’insoddisfazione che si percepisce nella ricerca del piacere fine a se stesso, la sensazione di una felicità inafferrabile solo con il corpo. STOMP: a Roma lo spettacolo/ evento mondiale Osannato anche dalla critica del New York Times, STOMP - The Rhythm of NY - è lo spettacolo teatrale che ha inchiodato alla poltrona gli spettatori di 40 Paesi tra cui Parigi, Los Angeles e Tokyo. Lo spettacolo di Luke Cresswell e Steve Nicholas festeggia i suoi primi 25 anni annoverando nel suo carnet-medaglie premi come il “Laurence Olivier” per la migliore Coreografia. Non ci sono trama, personaggi o parole: STOMP traduce il nostro tempo in suono e ritmo, raccontando la metropoli attraverso le percussioni. I ballerini-attori di STOMP picchiano con scope e spazzoloni su altrettanti oggetti d’uso quotidiano come bidoni dell’immondizia, pneumatici e lavandini creando un vortice contagioso di danza; frenetico e disordinato come la vita cittadina moderna. La caotica coreografia urbana è tutt’altro che improvvisata, ogni movimento dei ballerini ha la precisione di un tip tap. Le emozioni e i concetti (soprattutto la sfida ecologica al riciclo, la condanna dell’inquinamento e dello spreco), arrivano diretti allo spettatore che ne è letteralmente investito. Bello, trascinante, di sicuro convincente, STOMP sarà a Roma, al Teatro Brancaccio (Via Merulana, 244) dal 9 al 21 maggio 2017.