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da "IL SOLE 24 ORE"
PER I COSMETICI BOOM DI VENDITE IN RUSSIA E CINA


MILANO 26 gennaio 2005 - Terzi in Europa, quinti nel mondo, otto miliardi di fatturato, export in aumento del 4,5% complessivamente e del 404% verso la sola Cina, 100mila addetti compreso l'indotto: sono questi i numeri del settore italiano della cosmetica, che sembra godere di ottima salute. «Nell'ultimo anno i ricavi sono aumentati dell' 1,8% e gli occupati diretti del 2% - ha spiegato Gianfranco Di Natale, direttore generale di UNIPRO, l'associazione italiana delle industrie cosmetiche. In tempi di scarsa crescita occupazionale è un ottimo risultato, ma le previsioni per il 2005 ci fanno sperare in percentuali ancora migliori per gli anni futuri». Oltre ai risultati del 2004 I'UNIPRO ha anche presentato un vero e proprio progetto di internazionalizzazione, che prevede numerose «missioni esplorative» nel mondo.
Oltre ai principali mercati (Stati Uniti e Giappone) si punta alla Russia e all'Est europeo (Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria), ma anche a Ucraina ed Estonia, dove l'export - nei primi nove mesi del 2004 - è cresciuto del 23,2 %. II dato più interessante sulle esportazioni (pari a 1,9 miliardi di euro) nel periodo gennaio-settembre 2004 non è solo il balzo del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma anche l'inversione di tendenza: nel 2003 l'export si era fermato a 1,796 miliardi, in calo del 2,2% rispetto al 2002. «Sono dati confortanti soprattutto se raffrontati ad altri settori merceologici - ha commentato Aldo Sortino, vicepresidente di UNIPRO – sensibilmente negativi.



Anche se non si tratta di tassi di sviluppo ai quali eravamo stati abituati negli anni precedenti, bisogna comunque affermare che questo settore del made in Italy è trainante. Da lustro e soddisfazione al nostro Paese». Nel dettaglio dei diversi mercati, le esportazioni mostrano in diversi casi crescite a due cifre. Come per la Cina, dove il valore ha raggiunto i 3,5 milioni (un boom del 404,3%), ma soprattutto la Russia, mercato che assorbe il 39% delle esportazioni dei prodotti cosmetici italiani, per un valore di 46,4 milioni, e una crescita nel 2004 di poco superiore al 48 %. «La crescita della Cina è molto importante - aggiunge Di Natale - Si calcola che siano ormai più di 100 milioni i cinesi con un reddito tra i 50mila e i 100mila dollari, che possiamo considerare ricchi e comunque disponibili ad aumentare la spesa in prodotti come i cosmetici. Tutto ciò che viene dal nostro Paese, che può fregiarsi del marchio made in Italy per i cinesi, e non solo per loro naturalmente, è sinonimo di qualità». Problemi di contraffazione a parte (che «devono essere affrontati a livello governativo, non da un solo settore industriale», precisa Di Natale), la Cina è quindi la grande opportunità: proprio a Shangai e a Pechino UNIPRO sta organizzando una missione esplorativa, per accompagnare le aziende italiane del settore nella conoscenza del nuovo mercato. Missione esplorativa che avrà luogo anche in Russia alla fine di gennaio.

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