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da "IL SOLE 24 ORE"
PUBBLICITÀ
LA RETE SFIDA LA TV


Se qualcuno avesse ancora dubbi sulle potenzialità di Internet, e sul fatto che la vera sfida dei media è tra Web e tv (e non tra Web e carta stampata), i segnali che arrivano dal mercato americano della pubblicità sono la dimostrazione che il mondo è ormai cambiato. Al punto che Yahoo! e Google, i due maggiori motori di ricerca, sono ormai diventati i più pericolosi concorrenti delle tre principali reti televisive americane: Abc, Cbs e Nbc.
Il motivo? Semplice: fino allo scorso anno il metodo più efficace per trasmettere messaggi di tipo commerciale era il classico spot televisivo di 30 secondi, trasmesso nel cosiddetto "prime time", la fascia oraria di maggiore ascolto. Oggi, almeno negli USA, molti tra i top della pubblicità vedono la presenza su Internet come l’unico possibile concorrente (peraltro a un costo molto più basso e con risultati immediatamente misurabili) del passaggio in televisione.
L’evoluzione di Internet, un media ormai maturo, è stata negli ultimi tempi così rapida da sorprendere anche i suoi più convinti detrattori: primo fra tutti Rupert Murdock, che poco più di un mese fa ha invitato i suoi colleghi editori "ad aprire gli occhi e investire sul Web", aggiungendo con molto semplicità di essersi sbagliato quando dichiarava pubblicamente che Internet era un fenomeno destinato a spegnersi da solo, insieme allo scoppio della bolla speculativa che aveva affossato alle Borse mondiali.
Oggi la pubblicità su Internet, dopo la fase di depressione tra il 2001 e il 2003, cresce con un tasso del 21% (media sul mercato mondiale) ed è il canale che conosce la maggiore espansione tra tutti quelli utilizzati per trasmettere messaggi commerciali. E il fatturato complessivo del "Web advertising", a fine 2004, aveva raggiunto i 13,4 miliardi di dollari.
Fenomeno passeggero? Tutt’altro, visto che i primi mesi del 2005 stanno andando anche meglio e che il pubblico mostra di recepire la pubblicità via Internet più che sui canali tradizionali. Con due voci che hanno il sapore del miele per i pubblicitari: maggiore ricordo del messaggio e, soprattutto, maggiore propensione all’acquisto del bene pubblicizzato. Senza dimenticare che la Rete è ormai considerata un media irrinunciabile, da usare insieme agli altri per rafforzare la percezione delle campagne presso il grande pubblico, e che il pubblico giovane è chiaramente orientato verso l’uso di Internet. Oggi, dicono gli esperti del settore, chi investe in pubblicità deve partire proprio dal Web.

Mattia Losi

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