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UNIPRO - Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche

UNIPRO: ITALIANI POVERI MA BELLI, IN TEMPO DI CRISI NON RINUNCIANO AI COSMETICI

- PRIMO SEMESTRE 2010 -

Unipro ha presentato il Beauty Report 2010 da cui emerge che sette italiani su 10 considerano i prodotti di bellezza una spesa irrinunciabile seconda solo ad alimentari e farmaci.


Roma, 20 maggio 2010 - « Malgrado la crisi, ho consumato forse anche più prodotti cosmetici, perché bisogna sapersi tener su, specie nei momenti che sono o possono sembrare più seri e con più problemi ». Lo pensa un italiano su 3, come documenta il Rapporto sull’industria cosmetica elaborato da Ermeneia per Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, che fa parte di Federchimica – Confindustria.
Lo studio, presentato oggi alla Camera dei Deputati, è stato condotto con interviste su un campione di imprese e di consumatori, disegnando un quadro articolato del settore industriale della cosmetica.
Il 74,5% degli italiani non ha diminuito la spesa per la cosmetica nell’anno in corso e prevede di aumentarla nel prossimo anno: fiducia nella ripresa o irresistibile voglia di piacersi? Quel che è sicuro è che l’estetica e la cura della bellezza sono importantissimi per quasi sette italiani su dieci, che giudicano irrinunciabile la spesa per i prodotti di cura dei capelli, di cura e igiene del corpo, del trucco, di profumi e deodoranti.
E il 62% dichiara che « la crisi non ha cambiato sostanzialmente le mie abitudini di spesa per questo insieme di prodotti, perché alla propria cura, al proprio benessere e al
proprio aspetto estetico non si può e non si deve rinunciare ».
E infatti nell’ambito di una congiuntura spesso drammatica per altri comparti, il settore ha tenuto: il mercato nel 2009 è cresciuto dello 0,3% e ha raggiunto un valore di 9,1 miliardi di euro.
L’industria cosmetica occupa 35.000 addetti (che diventano oltre 200.000 considerando anche l’indotto) e da diversi anni non registra contrazioni sui livelli occupazionali.
« L’alleanza con il consumatore costituisce un elemento importante della forza e della stabilità del settore - ha detto Fabio Franchina, Presidente di Unipro - ecco perché la cosmetica tiene rispetto all’indebolimento generale, sia sul fronte delle aziende che sulla disponibilità di spesa dei consumatori; il settore ha reagito meglio alla crisi rispetto alla media dell’industria, ed è più “pesante” rispetto alla sua apparente “leggerezza” ».
Alla presentazione del Rapporto sull’industria cosmetica hanno partecipato Francesca Martini, Sottosegretario Ministero della Salute, Bertil Heerink, Direttore COLIPA (European Association of Cosmetic Industry), Antonio Longo, Presidente Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Paravia, Commissione Industria del Senato, Livia Turco, Commissione Affari Sociali della Camera, Santo Versace, Commissione Attività Produttive della Camera. Le conclusioni sono state affidate ad Adolfo Urso, Vice Ministro Sviluppo Economico.

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