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INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE DELLA PROFUMERIA: UN DIALOGO DI FILIERA PER RISPONDERE
ALLE ESIGENZE DEL NUOVO CONSUMATORE


Al via il primo di una serie di incontri voluti dal Gruppo Vendite in Profumeria di Unipro e Fenapro per stimolare il dialogo tra gli esponenti della filiera della profumeria italiana.


Milano, 17 gennaio 2007 - La crescita dei consumi interni nel canale profumeria, che si conferma intorno al 3% per i primi mesi del 2007, è stato il tema conduttore della tavola rotonda dal titolo "Industria e distribuzione: testimonianze per lo sviluppo della profumeria", che il Gruppo Vendite in Profumeria di Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) e Fenapro (Federazione Nazionale Profumieri) hanno organizzato ieri a Milano. All'incontro, primo di una serie di appuntamenti periodici che vedranno affiancate industria e distribuzione con l'obiettivo di monitorare e valorizzare il canale italiano della profumeria selettiva, hanno partecipato importanti esponenti nazionali e internazionali dell'industria e dell'articolata realtà distributiva italiana.

Con il coordinamento di Antonella Grua, direttore responsabile di Imagine e Cipria, i distributori e i rappresentanti dell'industria si sono confrontati sulle opportunità di successo e le sfide legate all'importante momento di cambiamento che sta coinvolgendo il canale. Un cambiamento trainato all'emergere di alcuni interessanti trend evolutivi, che sono stati delineati dalle ricerche presentate da Lorenzo Forina (McKinsey Company) e Sylvie Cagnoni (NPD) e che hanno trovato conferma nelle testimonianze e nell'esperienza diretta degli attori della filiera: la crescente polarizzazione dei consumi, comune anche ad altri settori di mercato come il tessile, l'elettronica e l'automotive; l'emergere di nuove figure di consumatori (anziani, immigrati); l'aumento degli acquisti da parte del segmento uomo e delle "active women", ovvero della popolazione femminile attiva, molto sensibile ai prodotti di "indulgencies", capaci di gratificare; un crescente interesse per i prodotti che si collocano nell'area salute e benessere (cosmetici naturali e/o approvati da dermatologi); crescita della profumeria selettiva rispetto a quella mass market ed in particolare dei marchi di nicchia.

"In un momento come questo, di grande trasformazione del settore", ha affermato Bonaccorso Roselli Cecconi, presidente del Gruppo Vendite in Profumeria di Unipro" è indispensabile capire che la costruzione del valore, elemento imprescindibile del prodotto cosmetico, richiede il coinvolgimento dell'intera filiera. E momenti di dialogo e confronto tra industria e distribuzione, come quello di oggi, possono offrire spunti preziosi per condividere le esperienze di successo e promuovere la risoluzione delle criticità con lo studio comune delle soluzioni possibili." Sulla stessa lunghezza d'onda, il presidente di Fenapro, Nicola Ostuni, ha sottolineato la necessità di un collegamento sempre più stretto tra industria e distribuzione, accomunate da un unico obiettivo: l'affermazione della qualità e dell'unicità di un canale e, soprattutto, della centralità del suo consumatore.

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